Camminamento di ronda delle mura di Porta Romana

“[…] La cinta muraria che oggi è possibile percorrere è l’ultima costruita a Firenze, progressivamente  realizzata fra la fine del 1200 e la prima metà del 1300. Il decreto di costruzione della nuova cinta muraria è del 1284 e prima furono costruite le porte principali, coincidenti con i punti cardinali a Nord (Porta S. Gallo), a Ovest (Porta al Prato); ad Est (Porta alla Croce) successivamente le provvisorie palizzate di protezione fra le porte furono sostituite dalla poderosa cinta muraria definitiva, quindi lo sviluppo delle mura seguì in oltrarno.
La Porta Romana fu realizzata fra il 1328 e il 1331, subito dopo la Porta San Niccolò, appena prima della porta a San Frediano e si presenta  fino alla stanza di veduta oggi accessibile al pubblico pressochè intatta. Rispetto alle caratteristiche della porta trecentesca essa è stata invece abbassata nella parte superiore con relative realizzazioni dell’attuale tetto a capanna per la “capizzatura” operata nella prima parte del Cinquecento quando l’introduzione delle armi da fuoco presentò le alte torri e porte fin troppo facile bersaglio per le nuove armi, quali le bombarde, in posizione di attacco o assedio. La stanza di veduta si presenta assai suggestiva in quanto rappresenta un vero e proprio punto panoramico offrendo la potenzialità di un auspicato collegamento con il Giardino di Boboli.
I lavori per il recupero del camminamento sono consistiti nell’apertura della postierla del torrino più vicino alla Porta Romana
[…] nel montaggio della scala a chiocciola all’interno del torrino stesso con relativo sviluppo della protezione in carpenteria metallica […]”
(Eugenio Giani, dal cartello informativo all’interno del parcheggio della Calza a cura della Firenze Parcheggi spa)

Le fonti indicano gli anni 12354 e 1333 quale data di inizio e termine della costruzione dell’ultima cerchia muraria di Firenze (seconda cerchia comunale) con una estensione perimetrale di circa otto chilometri. Con questa cerchia la città ingloba i borghi nati fuori delle mura precedenti i cui toponimi sono rimasti nei nomi di alcune strade precedute dal nome Borgo: Borgo Pinti, Borgo santa Croce, Borgo san Frediano e altri. La cinta muraria con le sue porte e le sue torri, racchiuderà la città fino all’Unità d’Italia. Essa corrisponde agli attuali viali di circonvallazione, realizzati con i lavori di ingrandimento della città di Firenze tra il 1864 e il 1877 dall’architetto Giuseppe Poggi, che definiranno un nuovo assetto urbanistico della città. Con lo spostamento della capitale  a Firenze (1865-1870) la citta sede del nuovo governo, per volontà del Parlamento e per Decreto Reale, deve espandersi in tempo brevissimo e in grande proporzione per rendersi degna di ospitare tutte le nuove funzioni governative. Il Piano del Poggi affronta tutti i problemi legati all’espansione della città, prevede la costruzione di nuovi quartieri per accogliere almeno50.000 persone, opere di difesa idraulica , riassetto degli snodi ferroviari e delle nuove infrastrutture viarie, in questo disegno si inserisce il progetto di “atterramento” delle mura e di creazione  dei viali concepiti quale collegamento tra le vie della città vecchia e quella da costruire o da modificare.
Oltre la riva destra dell’Arno vengono compiute dal Poggi scelte meno radicali; le demolizioni sono attuate solo dove si rendono effettivamente necessarie. Si procede all’abbattimento delle mura intorno alla Torre di S. Niccolò, per realizzare le rampe che portano al piazzale Michelangelo, alla demolizione di un tratto di mura a confine con il giardino di Boboli e di un tratto compreso tra Porta san Frediano e via dell’Orto. In Oltrarno il resto delle cinta muraria, con le sue porte e torri e baluardi restano integre.
Accanto agli abbattimenti furono intrapresi anche alcuni lavori di ‘ripristino’ soprattutto delle parti sommitali di mura e torri con la ricostruzione di molte merlature. Successivamente sono stati eseguiti interventi di manutenzione con finanziamenti molto limitati
[…]”
(Tratto dal cartello all’interno del camminamento di ronda, a cura della Direzione Servizi Tecnici del
 Comune di Firenze)

Foto di Roberto Di ferdinando


La stanza sopra la l'ingresso principale di Porta Romana



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