Modi di dire: “Peggio Palaia!”

Tale espressione ha perso vigore negli ultimi decenni, eppure è stata molto diffusa in tutta la Toscana e popolare per lungo tempo. Si usava, ormai, con il significato “peggio che mai!”, “di male in peggio!”.
L’origine di tale modo di dire è incerta. C’è chi indica la sua nascita durante le guerre di potere del Trecento. Infatti, nel 1362 Firenze espandeva il controllo sui territori limitrofi, incaricando in quell’occasione il capitano Bonifazio Luzi di espugnare Ponsacco e Palaia (nel territorio pisano), dove erano presenti delle fortificazione. Più facile da dirsi che da fare. Infatti, l’esercito fiorentino non riuscì ad sottomettere Ponsacco, e fu così costretto a ripiegare su Palaia, ma qui la sconfitta fu più bruciante, tant’è che i reduci, interrogati sull’esito dello scontro se fosse stato come a Ponsacco, risposero: “Peggio Palaia!”.
Invece, altri fonti citano, quale origine dell’espressione, un evento più recente. Siamo nel Settecento, Pietro Leopoldo II dei Lorena visitava i territori pisani colpiti da una terribile peste. Giunto a Ponsacco fu accolto da scene strazianti e orribili di morte e miseria, e lasciò rapidamente la cittadina per dirigersi a Palaia, dove, oltre alla moria di persone, il Granduca rimase sconvolto dal degrado che qui vigeva. Pietro Leopoldo riportò che aveva visto morte e miseria, ma “peggio Palaia!”.
Roberto Di Ferdinando

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