La gabbia dei grilli

Testo e foto di Roberto Di Ferdinando

Nel 1506 l’architetto Baccio d’Agnolo si mette all’opera per realizzare un camminamento in marmo lungo il tamburo della cupola del Duomo. Realizzato uno degli otto lati previsti, l’opera non sembrò incontrare un grande consenso, anzi, si racconta che Michelangelo, vedendo l’intervento di Baccio d’Agnolo, commentò così il camminamento: “E pare davvero una gabbia dei grilli!”. Scoraggiato dalle critiche, nel 1516 Baccio d’Agnolo decise di abbandonare il progetto, anch’egli era poco convinto del suo intervento, infatti questo ballatoio avrebbe rischiato di strozzare nello slancio la cupola, inoltre, tutto in marmo, avrebbe potuto determinare dei problemi strutturali alla stessa cupola, difatti il Brunelleschi non aveva previsto nessun intervento del genere. Oggi di quest’opera di Baccio d’Agnolo rimane visibile solo quell’originale singolo tratto del ballatoio-camminamento, verso il lato sud della cupola.
RDF
La cupola del Duomo, sulla sinistra il camminamento di Baccio d'Agnolo
La "gabbia dei grilli"

Commenti

  1. A livello estetico non mi sembra tutta questa oscenità dal momento che il ballatoio sarebbe andato a coprire quella fascia "grezza" alla base delle tegole che di tutta la cupola è sicuramente la meno fotogenica.A livello pratico era indubbiamente molto rischioso continuare il progetto considerando la delicatezza della struttura della cupola...magari si sarebbe potuto trovare un compromesso,con un ballatoio più leggero e di conseguenza meno vistoso in modo che non influisse sulle simmetrie del cupolone e non assomigliasse ad una gabbia per i grilli.
    Ma è accessibile quel ballatoio?non ho mai sentito di visite turistiche in quel punto della cupola,ma credo che dal ballatoio interno alla cupola si dovrebbe riuscire ad arrivarci ma magari è chiuso ai visitatori

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  2. infatti.. non era così male , dai! :D

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  3. a me mi garba parecchio ...come palazzo salimbeni in piazza s. trinità del resto ... Ci sono altre opere di Baccio d' Agnolo a Firenze ?
    Paolo B. Yoga

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